Anche quest’anno, in una sera non festiva, facciamo una capatina al F-light[i] , il clima meteorologico e quello creato dall’informazione ufficiale hanno svuotato le strade: alcuni turisti, dei ragazzi a chiacchera, ogni tanto ci passa accanto qualcuno bardato con mascherina FPP2 e cappuccio della giacca tirato sulla testa per ripararsi dal freddo paiono emuli di belfagor – il fantasma del Louvre. Cominciamo il nostro giro da Piazza Santissima Annunziata, l’architettura geometrica e leggera dell’ex ospedale degli Innocenti con i tondi dei Della Robbia, è inondata da un’installazione di lettere che si rincorrono fino a quando non appariranno delle parole. Uno dei due proiettori è fuori uso e dopo trenta secondi l’installazione diventa noiosa. Mentre attendiamo che accada qualcosa nel ripetersi ossessivo di vocali e consonanti, una macchina di un servizio di volontariato si ferma proprio davanti le scale. Scendono due operatori per distribuire coperte ad alcuni senzatetto accampati per la notte sotto la loggia. Pensare a quelle vite senza riparo mi scaturisce un disagio più forte della sensazione di noia prodotta dall’installazione. Decidiamo di andare alla prossima tappa. Imbocchiamo Via dei Servi, i ristoranti sono vuoti di clienti, ma con le vetrine piene di quarti di cadaveri di animali accoppiati ad addobbi natalizi ordinari.

Attraversiamo il Mercato Centrale: c’è chi finisce di riporre il banco al chiuso, qualcuno fa l’aperitivo, degli studenti americani con vestiti leggeri, parlano in modo chiassoso, procedono spediti, tenendo sotto le braccia delle bottiglie di vino, il probabile prezioso bottino da consumare in nottata.
Qui, da un paio d’anni, le installazioni luminose sono sempre le stesse: una luminaria che ricorda le feste patronali del sud Italia. La prima volta che l’avevamo vista non ci aveva entusiasmato, la seconda avevamo commentato che faceva luna park, adesso non ci suscita nulla.

Prossima meta: la parte laterale della Chiesa di San Lorenzo. Camminiamo nel silenzio delle stradine che di giorno, e in altri periodi anche di notte, pullulano di voci e corpi, adesso solo odore di marcio e umidità. C’è un tizio infreddolito e ubriaco che piscia in bella vista a una colonna. Scorgiamo i riflessi di ciò che viene proiettato sul lato della chiesa: è un’installazione variegata con alcuni spunti divertenti e curiosi.

Proseguiamo il giro accompagnati dall’abbraccio del vento umido e ghiaccio. Restiamo sorpresi come da Via Roma si veda nitido il Forte Belvedere, luminoso di colori, nel buio che domina dall’alto le strade illuminate. Eccoci a Piazza della Repubblica. La cascata di led su La Rinascente, ti tiene lo sguardo incollato e mi sento sorpreso come da bambino guardavo le luminarie di Sant’Agata per Via Etnea.

A seguire, andiamo a sbirciare la proiezione artistica sul lato di Ponte Vecchio: con delusione ci sembra quella dell’anno scorso, mancano però le declamazioni dantesche. Sì, perché anche il Natale 2020 ha goduto del suo F-light, peccato che la sera fosse vietato uscire e quindi solo in pochi hanno potuto ammirare lo spettacolo, forse solo quelli che abitavano negli edifici di fronte alle istallazioni o chi girava per lavoro.

Ritornando al parcheggio ricordiamo i festival dei primi anni: inventiva, sorpresa, varietà, poi negli anni, a parte qualche eccezione, sono diventati prevedibili, oppure siamo noi che ci siamo assuefatti?
Infreddoliti rientriamo nel tepore della casa, accolti dalle feste di Aldo e Bice. Non posso far a meno di pensare a quelli che dormivano fuori, a terra, riparati davanti ai bandoni dei negozi e coperti da stracci e penso a come sia labile la quotidianità.
Mentre ci chiediamo se ne è valsa la pena andare a vedere, preparo una tisana per eliminare quell’umido entrato dentro il corpo. Mentre il bollitore fa il suo lavoro, metto nelle tazze zenzero, anice stellato e chiodi di garofano. Mentre aspetto che diventa meno bollente mi risuona Jesus’ Blood Never Fayled Me Yet e per chi volesse farne una scorpacciata basta cliccare.
[i] Un festival di installazioni di luce che dal 2015 si svolge durante il periodo natalizio.